Vigna Milva prende il nome dall’attuale proprietaria del fondo, figlia di colui che fin dall’inizio ha creduto nelle potenzialità di questo territorio e la bontà dei suoi frutti.
Nella zona circostante, la vite è ancora padrona incontrastata anche se, come in diverse realtà, il ricambio generazionale inizia il suo richiamo silenzioso, ma come sempre inascoltato.
L’eredità di questo patrimonio rischia sempre di più l’abbandono e solo nuove leve possono garantirne l’esistenza.
Filari larghi ed una produttività elevata la rendono una vigna che più che da gestire è da domare.
Dal 2023 non gestiamo più questo pezzo di storia per le difficoltà nello gestire questo tipo di coltura a distanza.